22/12/11

NomiNation

Nel 2006 alle elezioni politiche vinse Romano Prodi.
La legge elettorale da quell'occasione in poi non ha più permesso quella opzione che avrebbe potuto far conservare una parvenza di democraticità al nostro sistema. Il porcellum di calderoliana memoria attraverso un meccanismo astruso e ingarbugliato ha permesso risultati elettorali davvero esilaranti, ma ciò che più importa è che non ha più dato agli elettori la possibilità di scegliere chi votare per mezzo delle preferenze. Solo una x sulla coalizione scelta e i candidati erano quelli voluti dai partiti.

Elettori in fila

In ambito tecnico, il porcellum garantiva una maggioranza certa alla Camera appunto attraverso il premio di maggioranza, mentre al Senato ciò non era scontato. E infatti la coalizioni di Prodi pur ottenendo una maggioranza solida e garantita alla Camera, al Senato non poteva contare su tale appoggio. Infatti, al Senato la coalizione di Berlusconi prese circa 200000 voti in più di quella di Prodi. Il governo si reggeva, quindi, sull'appoggio dei senatori a vita, non eletti ma nominati.

 

Poi vennero la Forleo e De Magistris e la situazione cambiò. Si stava scoperchiando un vaso che avrebbe potuto destabilizzare l'intero paese e così il male minore fu quello di insabbiare tutto e far cadere il governo. La Forleo fu trasferita, De Magistris si buttò in politica e Mastella venne ricordato per aver fatto cadere il governo.

Nel 2008 sull'onda dell'emergenza rifiuti a Napoli, Berlusconi vinse nuovamente le elezioni. Questa volta il porcellum gli garantì una maggioranza solida in tutto il Parlamento. Come nel 2006, alle pecore venne data la possibilità di votare e la x fu concessa per l'ennesima volta. Di nuovo un Parlamento di nominati e non eletti. Da notare che il primo partito del 2008 fu quello degli astenuti, mai così alto nella storia (1 italiano su 4 si astenne).

E vennero gli scandali sessuali, nuove rivelazioni di pentiti di mafia, lo strappo con Fini ecc. è storia ormai. Berlusconi, però, rimase sempre al suo posto.

Prima di continuare, è bene ricordare che Napolitano, eletto nel 2006, è risultato scelto da Parlamentari espressione dei partiti e non della volontà popolare. Questo è un passaggio fondamentale. Un altro nominato.

Infine, arrivò lo spread il differenziale di rendimento tra i btp italiani e i bund tedeschi e Silvio fu costretto a cedere.

Arriviamo al punto di questo post: lo spread (non eletto...) fa cadere Berlusconi e Napolitano (nominato) designa Monti (nominato dal nominato) che sceglie i ministri (nominati dal nominato del nominato, insomma n alla terza). Per far cosa? Per fare gli interessi di altri gruppi di nominati (BCE, Commissione Europea, ecc.)  i quali hanno paura che il loro sogno europeo possa svanire.

"Che cosa garantisce una democrazia che una dittatura non possa garantire?"


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